Corso di formazione

Operatore pedagogico teatrale metodo Teatro degli affetti

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Ricerca

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Ricerca è un incontro. Tra persone e invenzioni, emozioni e tentativi, induzione e deduzione. Nel dubbio se l'evoluzione consegua dall'osservazione della realtà o da un problema che sollecita il nostro pensiero, il nostro modo di fare ricerca parte dall'intreccio continuo di pensiero deduttivo e induttivo, sollecitati dal fondamentale principio di falsificabilità.

Il ricercare è centrato, quindi, su una visione del procedere teso verso la soluzione di un problema che produce l'osservazione dell'evento e del processo ed è capace di offrire una, pur transitoria, forma di congruità. La compenetrazione del metodo induttivo contiguo al metodo deduttivo è il più accettabile fondamento metodologico per le scienze umane e artistiche.

Necessario è inventare idee e regole del procedere capaci, euristicamente, di offrire una guida alla soluzioni di problemi, consapevoli che l'intento non sia quello di cercare una conferma ma un senso all'azione. Il desiderio è quello di sostenere la necessità di un metodo forte ma aperto, utile al condurre l'azione laboratoriale e a comprendere come il singolo soggetto possa esprimersi al massimo del proprio potenziale all'interno di un processo collettivo.

Guardare all'azione e non all'obiettivo è il principio guida del metodo TdA. E l'azione è, per definizione, unione di pensiero e percezione nell'atto stesso del suo esistere e del suo divenire.

Il ricercatore TdA è proteso alla soluzione del problema che intreccia soggetto, azione laboratoriale e gruppo, consapevole che tale soluzione sia solo il preambolo ad un nuovo problema; cosciente che il risultato ha valore soprattutto per la sua capacità di essere messo continuamente alla prova. Dove, infine, la falsificabilità è avvertita come occasione vitale di crescita e ricerca continua.

1 Ricerca

Robert Delaunay - Forme circolari, 1930

Ricerca è un sistema continuo che si muove in un quadro finito.

Il Teatro degli Affetti ha ideato due luoghi.

Lo Staff di Ricerca Laboratoriale, costituito attorno ad una specifica esperienza, è composto dal conduttore e dalle altre figure che - in base al singolo progetto – saranno presenti con lui ad aiutarlo a capire e a condurre. Tra queste quindi, oltre al conduttore, tre figure principali compongono questo staff: il conduttore ausiliario, che collabora a gestire il gruppo, l'indicatore interno di processo che, dentro il laboratorio, sperimenta l'azione di gruppo e coglie le discrasie del conduttore, l'indicatore esterno di processo, sorta di supervisore a cui è tolta la funzione valutativa e attribuito unicamente il compito di aiutare lo staff a comprendere meglio l'andamento di ogni laboratorio con l'attenzione rivolta alle citate dimensioni dinamico-relazionale, evolutivo-strutturale ed espressivo-creativa. Gli incontri dello Staff hanno valenza di analisi di processo e di esito laboratoriale ma assumono sempre il compito di verificare la falsicabilità delle ipotesi metodologiche, di inventare nuove soluzione a nuovi problemi, di sostenere la fatica del dubbio e dell'incerto sino alla vera verifica empirica.

Lo Staff di Ricerca Laboratoriale si avvale di due strumenti per la raccolta dei dati attorno ai quali sviluppare la riflessione: la videoregistrazione completa a campo largo di tutta l'attività laboratoriale; la registrazione scritta di specifiche osservazioni, svolta dai vari componenti dello staff che partecipano al laboratorio. Tale registrazione scritta si svolge secondo tre regole precise: 1) subito, appena l'attività è conclusa; 2) mentre il gruppo di lavoro è impegnato anch'esso in qualche forma di scrittura; 3) non va mai compiuta mentre il conduttore e il gruppo sono in piena azione fisica.

Il Gruppo di Ricerca sul TdA, coordinato dallo stesso fondatore Giulio Nava, è l'altro  luogo, dove confluiscono gli sviluppi della continua ricerca in atto. Il gruppo si occupa di approfondire gli andamenti della ricerca laboratoriale oltre che sviluppare la ricerca teorica attorno al metodo e alle sue applicazioni.

Il Gruppo è sia luogo di confronto di esperienze ed elaborazioni soggettive eterocentrate, ma a anche spazio per una propria ricerca teorico-esperienziale autocentrata. 

Al gruppo di ricerca può accedere chi, dopo un percorso formativo e una serie di ricerche sul campo, sente parte del proprio desiderio progettuale il contribuire in modo attivo e personale all'avanzamento della ricerca teorica e pratica del Teatro degli Affetti.